La Rivista per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue

Förderpreis der Oertli-Stiftung an die Stiftung Sprachen und Kulturen / Premio della Fondazione Oertli per la Fondazione Lingue e Culture

Intervento di Gabriele Gendotti
Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del DECS

Die Oertli-Stiftung hat 2009 der Stiftung Sprachen und Kulturen, Herausgeberin von Babylonia, einen Förderpreis im Betrage von CHF 15’000 zugesprochen. Dies geschah, so die Begründung, „um sowohl die bisherige Leistung zur Förderung der schweizerischen Sprachkulturen zu würdigen sowie insbesondere dem neuen und in der schweizerischen Bildungslandschaft nicht einfachen Projekt «Partnerschaft mit Institutionen der Ausbildung von Fremdsprachenlehrkräften» einen zusätzlichen Auftrieb zu geben.“
Der Preis wurde offiziell am 10. Juni 2009 in Bellinzona, in Anwesenheit von Frau Ambrosiana Oertli und von Herrn Max Frenkel, Präsident des Stiftungsrats übergeben. Die Laudatio, die wir nachfolgend abdrücken, hielt der Präsident der Tessiner Regierung, Herr Gabriele Gendotti, Vorsteher des Erziehungs- und Kulturdepartements. Den Dank der Stiftung Sprachen und Kulturen und von Babylonia sprach Herr Georges Lüdi aus.

Signor presidente della Fondazione Oertli Max Frenkel,
Signor presidente della Fondazione Lingue e Culture Georges Lüdi,
responsabili della rivista Babylonia,
gentili signore, egregi signori,

come presidente del Consiglio di Stato del Cantone Ticino – ma anche come direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport – sono particolarmente lieto nel poter intervenire oggi, in questa bella sala del Consiglio comunale di Bellinzona, alla cerimonia che premia il prezioso e infaticabile lavoro della Fondazione Lingue e Culture teso a favorire e a migliorare la conoscenza reciproca delle lingue e delle culture in Svizzera.
Questo premio può essere considerato il naturale coronamento di quell’accresciuta attenzione per il ruolo delle lingue che, a partire soprattutto dalla seconda metà degli anni ’80, si era notevolmente ravvivata nel nostro Paese grazie in particolare alla mozione che Gion Andrea Bundi presentò alle Camere federali. Mozione che, tesa in primis ad attirare l’attenzione sul precario stato di salute del romancio, aveva dato adito ad uno studio sul “Quadrilinguismo svizzero”.
L’effetto che ne scaturì fu una graduale presa di coscienza, tanto nel mondo politico quanto nell’opinione pubblica, per l’importanza del patrimonio linguistico anzitutto, e per l’identità culturale e politica della Svizzera in quanto “Willensnation”. […]

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