La Rivista per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue

La valutazione del progetto PEL nelle scuole professionali del Canton Ticino

Germana D’Alessio
Lugano
Gé Stoks
Locarno

Das europäische Sprachenportfolio wurde im Schuljahr 2001-2002 in allen Tessiner Berufsschulen eingeführt. Es wurden Fortbildungskurse organisiert und mehr als 4000 SchülerInnen haben mit dem Portfolio gearbeitet. Dieses Projekt wurde nun von einer Arbeitsgruppe evaluiert. LehrerInnen, StudentInnen, Implementatoren und SchuldirektorInnen wurden befragt, Unterrichtsstunden wurden beobachtet und die Einführungsstrategie wurde analysiert.
Positive Ergebnisse sind das Bekanntwerdent mit den Niveaustufen des europäischen Referenzrahmens (A1-C2), die gemeinsamen Ziele und die gemeinsame Sprache für die KollegInnen der verschiedenen Fremdsprachen innerhalb einer Schule und die Kultur der Selbsteinschätzungen, die das Portfolio stimuliert hat.
Als eher negativ wurde erwähnt, dass das Portfoliomodell als wenig attraktiv, schwer verständlich und nicht den Bedürfnissen der jungendlichen Benutzer entsprechend erfahren wird. Anstatt einer “top-down” Einführungsstrategie mit der obligatorischen Verwendung des Portfolios, wäre ein mehr „bottom-up“ orientiertes Vorgehen zu empfehlen. Die Evaluatoren sind jedoch der Meinung, dass das Portfolio ein wertvolles Instrument für den Fremdsprachenunterricht sein kann und schlagen vor, die LehrerInnen bei zukünftigen Projekten stärker mit einzubeziehen.

Il progetto PEL in Ticino

Il progetto per l’introduzione del Portfolio delle Lingue (PEL) nelle scuole professionali del canton Ticino è stato avviato all’inizio dell’anno scolastico 2001-2002. L’attuazione del progetto è avvenuta coinvolgendo tutti i docenti di L2 (13 di essi rivestivano il ruolo di responsabili dell’implementazione del PEL nei rispettivi istituti scolastici) e 4000 studenti circa. I docenti responsabili dell’implementazione erano stati destinatari di un intervento di formazione attraverso una serie di incontri pomeridiani svoltisi prima, durante e dopo l’anno scolastico 2001-2002.
Al termine del primo anno di sperimentazione del PEL, in una prima versione sperimentale (in seguito perfezionata nella versione definitiva, pubblicata dal BLMV Berna) la DFP, appartenente al Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport del Canton Ticino, decise di avviare una fase di valutazione dell’esperienza compiuta.
La valutazione venne affidata a un team formato da tre esperti, due dei quali (Germana D’Alessio e Marta Worni) in rappresentanza della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), e il terzo (Gé Stoks) rappresentante l’Istituto Svizzero di Pedagogia per la Formazione Professionale (ISPFP).

Obiettivi della valutazione

Il mandato della DFP al team di valutazione prevedeva che la stessa avesse come oggetto l’organizzazione, la struttura e l’efficacia della strategia messa in atto.
Metodologia della valutazione
In coerenza col mandato ricevuto, il team decise di procedere in tre direzioni:
1) assumere tutte le informazioni utili direttamente da tutti gli attori coinvolti nell’implementazione e sperimentazione del PEL; a tale scopo vennero realizzate interviste con i docenti, i docenti implementatori, i direttori delle scuole, gli studenti;
2) analizzare la strategia di implementazione, alla luce delle informazioni raccolte;
3) verificare direttamente gli effetti dell’implementazione del PEL sul processo didattico, partecipando ad alcune lezioni svolte in un certo numero di scuole campione. [...]

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