La Rivista per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue

Einleitung | Introduzione

Zweitsprachendidaktik: Fokus Schweiz

Didattica della seconda lingua:
uno sguardo sulla Svizzera

Ingo Thonhauser
Lausanne

Deutsch ist in der Westschweiz beides Une langue nationale et étrangère, so lautet der Titel der Studie, in der Blaise Extermann die Geschichte Deutschunterrichts in der Romandie darstellt. In der Tat sind die Sprachen, die in Schweizer Schulen unterrichtet werden, nicht immer so einfach in Schulsprache, Zweitsprache oder Fremdsprache zu unterteilen. Deutsch ist in der Romandie eine fremde Sprache, aber ist sie Lernenden in Genf, in Lugano oder in Poschiavo wirklich so fremd wie Schülerinnen und Schülern in Lyon oder Rom? Hat der Sprachenunterricht in der Schweiz nicht eine lange soziale und politische Geschichte, die es beinah verbietet eine der Nationalsprachen als Fremdsprache zu bezeichnen? Zweifellos sind diese Termini nicht immer treffend, wir halten sie aber doch für sinnvoll, weil sie uns einen differenzierten Blick auf die Wirklichkeit erlauben. Dies gilt besonders in der aktuellen Situation. Die Publikation dieser Ausgabe von Babyonia fällt in eine Zeit, in der viele Menschen in Europa Schutz suchen und Sprachen lernen, die in der neuen Umgebung, in der sie sich wiederfinden, gesprochen werden. Hier spricht man in der Didaktik von Zweitspracherwerb (vgl. Hufeisen & Thonhauser 2014) und auf diese Lehr- und Lernsituation bezieht sich auch der Titel dieser Nummer. […]

Une langue nationale et étrangère. Con questo titolo di uno studio die Blaise Extermann sulla storia dell’insegnamento, si suggerisce che nella Svizzera francese il tedesco sia entrambe, lingua nazionale e lingua straniera. Che in Romandia, in Ticino e nelle valli del Grigioni italiano il tedesco sia una lingua in qualche modo straniera pare ovvio, ma, occorre chiedersi, gli allievi di Ginevra, Lugano o Poschiavo ne hanno la stessa percezione di quelli di Roma o Lione? Non è forse così che la lunga storia sociale e politica dell’insegnamento delle lingue in Svizzera impedisca di considerare le lingue nazionali alla stregua di lingue straniere? Le nozioni usate non sono invero molto precise, tuttavia mantengono il loro senso, perché ci permettono uno sguardo differenziato sulla realtà, il che è particolarmente importante nella situazione che viviamo oggi. La pubblicazione di questo numero di Babylonia avviene infatti in un momento in cui molti rifugiati cercano riparo in Europa e devono imparare le lingue nelle regioni dove il destino li ha portati. Parliamo di didattica della seconda lingua soprattutto in questo ambito (cfr. Hufeisen & Thonhauser, 2014) dove si creano situazioni di insegnamento e apprendimento che coinvolgono gli alloglotti. […]

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