La Rivista per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue

Orchestrating learning in the language classroom: the IWB as digital dashboard

Shona Whyte
Nice

L’uso della lavagna interattiva multimediale (LIM) è sempre più diffuso nella scuole e può essere anche uno strumento molto utile per l’insegnamento delle lingue. L’autrice ha un’ampia esperienza con l’uso di questa tecnologia e ne descrive alcuni pregi e svantaggi. L’uso della LIM può risultare in un aumento della motivazione, aumentare le opportunità di fornire agli studenti dei contenuti linguistici e culturali, o ancora creare delle possibilità di interazione nella classe, ma può anche portare ad un insegnamento frontale e più centrato sul docente. Anche se l’uso della LIM non implica per forza un miglioramento dei risultati dell’insegnamento, l’autrice spiega come la LIM può avere un valore aggiunto per l’apprendimento delle lingue. Attraverso esperienze, esempi e proposte concrete, l’autrice descrive diversi vantaggi pratici ed organizzativi della LIM (nella fattispecie per l’offerta di risorse multimediali, la presentazione dei materiali l’uso comunicativo, la produzione scritta ed orale, il feedback, o ancora per affrontare la focus on form e la promozione dell’autonomia degli studenti). Nell’ultima parte dell’articolo vengono presentate alcune raccomandazioni per la formazione dei docenti.

Today’s technology-rich environments present a number of challenges and opportunities for language learning. In educational circles, new methodologies based on blended learning, the flipped classroom, mobile learning, and game-based learning, to name but a few, are recommended for digitally literate and digitally motivated learners. For language teaching in particular, communicative, task-based, and socio-constructivist approaches are promoted, emphasising collaborative learning, authentic language, emergent language, and learner autonomy, again among many other buzzwords and trends. These developments are set against a backdrop of traditional institutional infrastructures, with their constraints of obligatory programmes and curricula, assigned textbooks, examination requirements and, of course, limited technical and human resources. In this paper I will argue that one particular technological tool, the interactive whiteboard (IWB), can offer a single, fixed point from which many of these differing and often conflicting demands can be addressed. A large, touch-sensitive screen on which a computer desktop is projected and manipulated (see inset on p.58), the IWB can serve as a digital hub or dashboard to display, monitor and control aspects of language learning which
•    occur in class and out, face-to-face and online;
•    involve authentic, modified and learner language;
•    accommodate input from teachers and learners; and
•    admit individual, group or whole-class modes.
[…]

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