ATTUALITÀ
Italiano e romancio in Svizzera – Talian e rumantsch en Svizra
L'italiano non può essere declassato a opzione complementare | Verdrängen Gemeindefusionen das Rätoromanische? |
La Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) ha deciso di consultare i cantoni entro il 26 settembre 2014 a proposito di specifiche raccomandazioni inerenti all’italiano nei licei svizzeri. Le raccomandazioni, che fanno seguito all’analisi condotta dal gruppo di lavoro della Commissione svizzera di maturità diretto da Mario Battaglia, portano su diversi aspetti. Da un lato i cantoni si impegnano affinché ogni studente liceale abbia la possibilità di scegliere l’italiano come disciplina di maturità (disciplina fondamentale, opzione specifica). Gli istituti che non possono proporre una simile offerta a seguito di effettivi troppo ridotti potranno trovare soluzioni appropriate con altre scuole situate ad una distanza ragionevole dal domicilio degli allievi interessati, ma queste soluzioni non dovranno causare loro costi supplementari. […] | Der Grosse Rat und die Regierung des Kantons Graubünden sind bestrebt, die Anzahl politischer Gemeinden von ursprünglich mehr als 200 bis im Jahre 2020 auf 50 bis 100, längerfristig unter 50 zu reduzieren. Anfangs 2015 wird Graubünden gerade noch 125 Gemeinden zählen. Im Zuge dieser kommunalen Zusammenschlüsse gerät vor allem das Rätoromanische immer mehr unter Druck. Nun wehren sich die romanischen Sprachverbände. Sie fordern, wie die „Südostschweiz“ vom 22. August zu berichten weiss, das Sprachengesetz und die Kantonsverfassung bei Fusionen stärker zu Gunsten des Rätoromanischen auszulegen. |
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