Einleitung | Introduzione
Daniel Stotz & Martina Zimmermann | |
Wie kommen neue Lehr- und Lernkonzepte in die Klassenzimmer, wo Kinder und Jugendliche immer früher und intensiver Fremdsprachen lernen? Dies war eine der Hauptfragen, mit denen sich die Lehrerbildnerinnen und -bildner des Forums Fremdsprachendidaktik der Schweiz (FLECH) an ihrer letztjährigen Herbsttagung auseinandersetzten. Es ist unbestritten, dass Sprachlehrmittel als wichtige Träger von Entwicklung und Innovation angesehen werden können. Das Wort Innovation ist heute in aller Munde, dabei ist es erst seit Mitte der 1960er Jahre im deutschen Wortschatz präsent. Davor sprach man eher von Fortschritt, und genau darum geht es im Grunde auch in der Fremdsprachendidaktik. Erneuerung als Fortschreiten, man könnte auch sagen: Fortschreiben bewährter Traditionen im Hinblick auf eine sinnvolle, nachvollziehbare Evolution. […] | Come fanno le nuove idee e i nuovi concetti per l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue ad arrivare nelle aule scolastiche dove bambini e giovani apprendono le lingue sempre più intensamente e sempre più presto? Questa è stata una delle principali domande con cui formatori e formatrici di insegnanti si sono confrontati durante l’incontro autunnale del Forum per la didattica delle lingue straniere (FLECH). Non c’è dubbio sul fatto che i manuali possano essere visti quali importanti veicoli dello sviluppo e dell’innovazione scolastica. La nozione di innovazione oggi è sulla bocca di tutti anche se, invero, è di uso assai recente. Ne è un esempio la lingua tedesca che la utilizza appena dalla metà degli anni ’60 del secolo scorso. Prima si parlava piuttosto di progresso, e in fondo è proprio quello che si vorrebbe nella didattica delle lingue straniere. Un cambiamento inteso come progressione. In altri termini: assicurare continuità alle buone tradizioni per realizzare un’evoluzione sensata e intelligibile. […] |
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