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L’italien en Suisse: source de discrimination ou valeur ajoutée?

 

Marco Civico | Uni Genève

L’italiano, patrimonio della cultura Svizzera e lingua nazionale della Confederazione, ha sempre ricoperto un ruolo importante nel tessuto socio-economico elvetico. Lingua materna o principale di quasi uno svizzero su dieci, l’italiano non è semplicemente una caratteristica demografica, ma anche un attributo professionale nel mercato del lavoro. La situazione dell’italiano in Svizzera non sembra essere ottimale. Da un lato, gli italofoni sembrano essere discriminati in termini di remunerazione per il semplice fatto di avere l’italiano come lingua materna. Dall’altro lato, pur essendo una competenza utile nel mercato del lavoro, i datori di lavoro sembrano pronti a rinunciarvici o a ignorarlo semplicemente. Tuttavia, l’italiano sembra godere sempre di una certa popolarità tra i giovani, soprattutto in virtù del suo valore culturale e di coesione nazionale.

 

La langue italienne et la culture dont elle est porteuse font partie de la tradition suisse depuis longtemps. La première Constitution moderne de la Suisse, datant de 1848, accordait déjà à l’italien le rang de langue nationale de la Confédération, à côté de l’allemand et du français. Au-delà de sa valeur culturelle et politique, l’italien joue aussi un rôle important dans le tissu socio-économique helvétique et sur le marché du travail. […]

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