La Rivista per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue

FINESTRA I: Sulla via del metodo neocomparativo: il latino nella scuola e nella società plurilingue

Marco Ricucci
Milano

 

 

In una società sempre più altamente complicata ed esigente, quale può essere, per gli adolescenti “nativi digitali”,  la ragione motivante dello studio della lingua latina che viene sempre più emarginato nei curricola dei sistemi di istruzione secondaria? É evidente che i motivi di ordine storico-culturale non sono più sufficienti. In parallelo si avvia, almeno in fase sperimentale in Italia, lo studio della lingua latina basato sul metodo neo-comparativo, nella convinzione che una descrizione della grammatica latina -senza dubbio più rigorosa rispetto alla descrizione tradizionale- confrontata con quella delle lingue moderne, alla luce della ricerca più aggiornata della linguistica applicata di chiave generativista e opportunamente “didatizzata”, può contribuire allo sviluppo di abilità cognitive dello studente e rimotivarlo allo studio di una lingua “morta”. 

La conoscenza della grammatica esplicita e la riflessione sulla conoscenza metalinguistica è una via percorsa dal metodo neo-comparativo per l’apprendimento della lingua latina, che veicola grandi opere della letteratura mondiale. Secondo alcuni concetti messi in evidenza della Second Language Acquisition, il metodo neo-comparativo viene a essere uno strumento valido per l’apprendimento delle grammatiche delle lingue straniere, in un’ottica di educazione plurilinguistica. 

 

 

Dans une société toujours plus complexe et exigeante, quelle peut être, pour les adolescents « natifs numériques » la motivation à étudier le latin – une matière toujours plus marginalisée dans les cursus et les plans d’études du secondaire? Il est évident que les motifs d’ordre historique et culturel ne suffisent plus.

En Italie, un projet expérimental propose d’aborder l’enseignement/étude du latin selon l’analyse contrastive: notre conviction est qu’une description de la grammaire latine – sans doute plus rigoureuse qu’une description traditionnelle – et sa confrontation avec celle des langues modernes peut, grâce aux recherches en linguistique appliquée d’orientation générativiste et une « didactisation » opportune, contribuer au développement chez l’élève de capacités cognitives ainsi que le remotiver pour l’étude d’une langue morte.

La connaissance de la grammaire explicite et la réflexion sur la connaissance métalinguistique sont des parcours proposés par l’analyse contrastive pour l’apprentissage du latin. Selon certains concepts propres aux théories de l’acquisition des langues secondes, l’analyse contrastive peut être un instrument valable pour l’apprentissage des grammaires des langues étrangères, dans une optique d’éducation plurilingue.

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